La Jornada – Domenica 21 aprile2013
Missione Civile in Chiapas per le minacce alle basi dell’EZLN
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 20 aprile. I membri della Rete per la Pace in Chiapas hanno comunicato che questa domenica e lunedì 22 realizzeranno una missione civile di osservazione e documentazione nella comunità di San Marcos Avilés, nel municipio di Chilón, col fine di raccogliere testimonianze, dopo le recenti minacce di sgombero forzato contro le basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) da parte di abitanti dello stesso ejido affiliati a diversi partiti politici.
Le 10 organizzazioni civili che partecipano all’azione, e che hanno manifestato ripetutamente la loro preoccupazione per la popolazione zapatista di questa comunità, hanno detto che sperano anche di incontrare il presidente municipale di Chilón, Leonardo Rafael Guirao Aguilar, ed il delegato di governo della zona, Nabor Orozco Ferrer.
Hanno chiesto inoltre ai difensori dei diritti umani, ai mezzi di comunicazione e all’opinione pubblica, di vigilare su quanto potrebbe succedere nell’ambito della missione. Al termine di questa visita alle famiglie tzeltal minacciate, gli osservatori diffonderanno una relazione.
Le minacce
Segnalano l’importanza dell’osservazione e delle riunioni con le autorità per frenare la escalation di minacce e la loro possibile concretizzazione, più ancora considerando che tra agosto e ottobre del 2010, 170 basi zapatiste dell’ejido San Marcos Avilés sono stati già sfollate e che attualmente vivono in situazioni precarie, spogliati delle loro terre di lavoro e sotto la costante minaccia alla loro integrità e sicurezza personale.
La Rete per la Pace in Chiapas, creata nel 2000, si presenta come uno spazio di riflessione ed azione che mantiene un’analisi permanente del contesto locale e nazionale, con azioni puntuali, come pronunciamenti rispetto a fatti gravi o missioni di osservazione. Formano la Rete: Comité de Derechos Humanos Fray Pedro Lorenzo de La Nada, Centro de Derechos Indígenas (Cediac), Servicios y Asesoría para la Paz (Serapaz), Comisión de Apoyo a la Unidad y Reconciliación Comunitaria (Coreco), Desarrollo Económico y Social de los Mexicanos Indígenas (Desmi), Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba), Educación para la Paz (Edupaz), Servicio Internacional para la Paz (Sipaz), Enlace-Comunicación y Capacitación, e Centro de Derechos de la Mujer Chiapas. http://www.jornada.unam.mx/2013/04/21/politica/016n1pol