La Jornada – Sabato 17 maggio 2014
La CIOAC, una e diversa: la direzione nazionale si dissocia dalla corrente cosiddetta Histórica
Non ci sono nuove informazioni sull’omicidio di Galeano, base dei appoggio a La Realidad
La centrale è passata dalle lotte contadine esemplari a strumento della contrainsurgencia
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de Las Casas, Chis., 16 maggio. Elementi della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos (CIOAC), appartenenti alla corrente cosiddetta Histórica, 15 giorni fa hanno vilmente assassinato Galeano, base di appoggio zapatista nella comunità La Realidad, municipio autonomo San Pedro de Michoacán con un’azione premeditata, di stampo paramilitare contro le basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), la giunta di buon governo selva-frontiera e dei beni del governo autonomo. Un vero e proprio attacco.
Anche se in maniera tardiva, in un paio di occasioni, per bocca di Federico Ovalle Vaquera, il suo quasi a vita segretario generale, la direzione nazionale, la CIOAC si è dsisociata da questa aggressione, smentendo di essere gruppo paramilitare. Chiede la punizione dei responsabili e si lamenta col segretario di Governo di quella che definisce una campagna di repressione e persecuzione attraverso i mezzi di comunicazione ed i social network contro la CIOAC ed i suoi dirigenti (La Jornada, 15/05/2014).
Cos’è la CIOAC? Da dove viene questa sigla che per quanto si è visto in Chiapas si muove per conto suo? Storicamente di sinistra, si identifica col PRD a livello nazionale ed in Chiapas – concretamente nella zona di Las Margaritas – dal 1994 ad oggi ha avuto sindaci, deputati e funzionari statali. Non è la prima volta che la cosddetta CIOAC H è accusata di azioni ostili contro le basi zapatiste nella regione tojolabal. Solo a novembre del 2013 la JBG di Morelia denunciava l’invasione di abitanti del villaggio 20 de Noviembre delle terre recuperate dalla comunità 10 de Abril (municipio autonomo 17 de Noviembre), indicando come responsabili diretti i noti dirigenti Luis e Antonio Hernández Cruz.
Il 15 febbraio di questo anno, la direzione nazionale della CIOAC si è vista obbligata a dissociars da quella che definisce CIOAC Democrática, che i giorni 27 e 30 gennaio era stata protagonista di una vergognosa aggressione contro personale medico e religiose dell’ospedale San Carlos di Altamirano, nel contesto dell’invasione delle terre di 10 de Abril, senza aver alcun diritto su di esse se non la forza e le promesse elettorali dei suoi leader. Il comitato esecutivo nazionale della centrale si dissocò da queste azioni: “La CIOAC ‘Democrática ‘ non ha niente ha a che vedere con la nostra CIOAC, poiché chi forma questo gruppo si è separato da noi molti anni fa, in particolare in Chiapas” (La Jornada, 16/02/2014).
Tuttavia, l’organizzazione omonima è transitata per il potere politico in Chiapas nello stesso modo e negli stessi partiti politici degli altri rami della CIOAC. In altre regioni da decenni convivono con municipi zapatisti, in particolare quello che va di Bochil a Huitiupán, passando per El Bosque a nord degli Altos, senza l’ostilità dimostrata dai loro pari nella zona della selva di confine.
La CIOAC, nata nel 1975 ai margini dell’allora Partito Comunista, ha scritto pagine esemplari delle lotte contadine e proletarie del paese in quel decennio e nel successivo. Anche in Chiapas. Ha un passato di lotta. Che cosa è successo perché la centrale che ebbe come leader storico Ramón Danzós Palomino sia oggi coinvolta in un volgare assassinio politico in una comunità emblematica di zapatisti pacifici? E per la seconda volta consecutiva, la provocazione iniziale è contro i vaccini dei bambini zapatisti.
La CIOAC arrivo in Chiapas nel 1978, non attecchì e ritornò nel 1979 per restare. Il viaggio di più di tre decenni sperimentato qui dalla centrale ha portato almeno una parte della sua gente ad agire come attori della contrainsurgencia governativa contro gli zapatistas, in particolare nella regione tojolabal di Las Margaritas ed Altamirano, fino a sfociare nella problematica attuale a La Realidad e nell’assassinio deliberato di Galeano, base dell’EZLN. http://www.jornada.unam.mx/2014/05/17/politica/014n1pol
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