La Jornada – Lunedì 7 ottobre 2013
Ejidatarios di Mitzitón creano la polizia comunitaria ecologica
Elio Henríquez. Corrispondente. Mitzitón, Chis., 6 ottobre. Gli abitanti di questo ejido appartenente al municipio di San Cristóbal de Las Casas, aderenti della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, hanno deciso di creare la Polizia Comunitaria Ecologica per difendere i loro boschi e territorio.
L’accordo firmato questo pomeriggio stabilisce che il provvedimento è stato adottato poiché il governo non ha fatto nulla per evitare il disboscamento illegale perpetrato dal 2009 dal gruppo guidato da Carmen Díaz López, Gregorio Gómez Jiménez e Francisco Gómez Díaz, nonostante le numerose denunce presentate al Pubblico Ministero.
In assemblea è stato concordato che gruppi di 20 persone armate di machete vigileranno sull’area della riserva ecologica del villaggio di Mitzitón, nella quale saranno installati dei tabelloni per avvertire che chi abbatterà gli alberi sarà sanzionato dalla comunità. Le guardie saranno sostituite ogni 24 ore.
Si è deciso inoltre di non riconoscere il diritto agrario di 23 famiglie che tagliano alberi in maniera illegale per farne commercio, famiglie capeggiate da Díaz López, Gómez Jiménez e Gómez Díaz, ai quali l’amministrazione precedente due anni fa concesse risorse economiche per il loro ricollocamento nel vicino municipio di Teopisca, e sono stati dati loro tre giorni per abbandonare l’ejido.
Alcuni abitanti hanno affermato che questo gruppo di famiglie hanno accettato il ricollocamento e che le loro abitazioni sono già state costruire col denaro ricevuto dal passato governo statale, e per questo devono lasciare l’ejido.
Nella riunione tenuta dai cattolici tradizionalisti, alla quale ha assistito come osservatore il segretario esecutivo della Commissione Statale dei Diritti Umani, Diego Cadenas Gordillo, è stato approvato il ritorno di 40 famiglie evangeliche che 14 anni fa si erano separate dal gruppo a causa di alcune divergenze.
I rappresentanti di queste famiglie hanno chiesto perdono all’assemblea, perdono che gli è stato concesso dopo che hanno accettato di versare mille pesos ognuna come contributo per il periodo in cui sono state assenti.
Si sono impegnate a lavorare e collaborare con quanto concordato in assemblea, a rispettare e preservare gli alberi e l’ambiente della comunità dove, su autorizzazione dell’assemblea, potranno utilizzare la legna necessaria ad uso domestico oltre al legname per le loro case ed attrezzi, come gli altri abitanti.
I protestanti della Chiesa Alas de Aguila guidata dal pastore Esdras Alonso González, capo del cosiddetto Ejército de Dios, hanno dichiarato di essere pentiti di aver abbandonato l’assemblea e non avere rispettato i loro obblighi a causa di influenze esterne e di gruppi che hanno creato divisioni nell’ejido.
Le autorità ejidali hanno spiegato che Mitzitón si sviluppa su 1.813 ettari, di cui 1.600 sono destinati alla riserva ecologica, dove vivono circa 300 famiglie. http://www.jornada.unam.mx/2013/10/07/politica/022n1pol
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