La Jornada – Sabato 16 febbraio 2013
Oggi si compiono 17 anni dalla firma degli Accordi di San Andrés, tuttora incompiuti
Elio Henríquez. Corrispondente. San Cristóbal de Las Casas, Chis., 15 febbraio. Con la rinnovata richiesta che siano rispettati e nel mezzo della nuova tappa politica interna che comprende la promozione da tenente colonnello a subcomandante dell’indigeno tzeltal Moisés, gli accordi di San Andrés compiono oggi 17 anni dalla loro firma tra il governo federale e l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).
Per il vescovo Felipe Arizmendi Esquivel i trattati firmati il 16 febbraio el 1996 contengono molte proposte che dovrebbero essere integrate nella nostra legislazione per garantire la vita degna dei popoli originari del Messico.
Juan Roque Flores, che è stato membro della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa), ha dichiarato che mentre il governo insiste nella sua politica paternalista ed assistenzialista, i popoli e le comunità zapatiste continuano a costruire la propria autonomia affinché il loro esempio si moltiplichi.
Víctor Hugo López, direttore del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, sostiene che gli accordi hanno stabilito un precedente per diversi strumenti relativi ai diritti umani come la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli Indigeni dell’ONU. http://www.jornada.unam.mx/2013/02/16/politica/015n2pol
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