Autostrada San Cristóbal-Palenque: “Un’opera che arricchirà chi possiede di più, e resterà ben poco ai popoli originari”
Pubblicato da: POZOL COLECTIVO
Chiapas, Messico. 25 novembre. “In questi mesi abbiamo chiesto alle nostre comunità se vogliono o no che si costruisca l’autostrada Palenque-San Cristóbal e la loro risposta è stata che si tratta di un’opera che distrugge madre natura. È un’opera che arricchirà chi più possiede, e poco resterà per i popoli originari di queste terre”, affermano popoli maya e meticci che hanno manifestato in migliaia a Tumbalá, San Cristóbal de las Casas, Yajalón, Huixtán, Cancúc, Tenejapa, Oxchuc, Ocosingo, Altamirano, Salto de Agua, e Bachajón.
Nella “Giornata Internazionale Contro la Violenza e lo Sfruttamento delle Donne”, i membri di Pueblo Credyente della Diocesi di San Cristóbal de Las Casas, in diverse manifestazioni in tutto lo stato hanno detto “basta alle diverse forme di corruzione del governo ed alla violenza contro il popolo”. Hanno solidarizzato con le “sorelle colpite fisicamente e psicologicamente, escluse, sfruttate, picchiate, violate, discriminate”, e si sono impegnati “a rispettarle e difenderle di quelle istituzioni o persone che violano i loro diritti, cominciando a casa nostra”.
I cortei si sono svolti anche “in solidarietà con le oltre centomila vittime del crimine organizzato ed in particolare con le famiglie dei giovani morti e dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa, Iguala, Guerrero, e con le vittime di Acteal alle quali il governo non ha fatto giustizia”. Hanno inoltre manifestato il loro appoggio alla comunità di Simojovel: “nella loro lotta per la vita, contro la corruzione e con coloro che sono stati minacciati di morte, come il Professor Marcelo Pérez Pérez ed altre persone del consiglio parrocchiale”.
COMUNICATO E FOTO DELLE MANIFESTAZIONI: http://espoirchiapas.blogspot.mx/2014/11/miles-marchan-en-san-cristobal-contra.html
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