La Jornada – Sabato 10 luglio 2010
Indigeni tzeltales denunciano le aggressioni da parte di ex priisti nel municipio di Chilón
Ora diventati verdi reclutano membri della Opddic e paramilitari di Paz y Justicia
Hermann Bellinghausen
I coloni tzeltales del rancho Virgen de Dolores, nel municipio di Chilón (Chiapas), aderenti all’Altra Campagna, denunciano provocazioni e vessazioni da parte del “gruppo di priisti denominato Fundación Colosio, attualmente del Partito Verde Ecologista del Messico (PVEM)”.
I fatti sono avvenuti lo scorso 7 luglio, quando gli ex priisti, oggi verdi, hanno cercato di impadronirsi delle terre occupate dagli aderenti dell’Altra Campagna che da anni rivendicano i diritti su quei poderi.
Il gruppo aggressore, senza diritti sulle terre di Virgen de Dolores, era guidato da Carmen Aguilar Gómez, “insieme al delegato di Governo a Chilón e Fernando Cruz, originario dell’ejido Jotoljá”, informano i contadini attraverso le autorità ejidal di San Sebastián Bachajón.
Denunciano “direttamente” i governi statale e federale, il delegato del Governo, il coordinatore politico del PVEM e “il secondo commissario ejidale”, Francisco Guzmán Jiménez, alias Goyito. Tutti loro sarebbero responsabili “di qualsiasi cosa accada ai compagni, poiché hanno cercato di impossessarsi del rancho con estrema violenza, provocando verbalmente” ed intimando di abbandonare le terre.
Il delegato di Governo ha detto loro che le terre sono di coloro che si registrano presso il governo, e non sono di un gruppo di zapatisti “ladri e mangia bestie”.
Avvertono che, come aderenti all’Altra Campagna, difenderanno le loro terre “come indigeni, qualunque cosa succeda”. Dichiarano che la strategia del governo è “provocare un conflitto con interessi politici per impadronirsi dei centri ecoturistici per i loro progetti transnazionali sulle terre recuperate”.
Inoltre, ribadiscono, “non sarà mai negoziato con nessun ente del governo, che sia ben chiaro che la terra si difende e non si vende”.
Già a febbraio di questo anno, gli allora priisti (il cambio di partito è avvenuto durante le recenti elezioni statali e per le promesse elettorali dei candidati filogovernativi, che possono essere di diversi partiti) avevano aggredito a colpi d’arma da fuoco i coloni del rancho Virgen de Dolores. In quell’occasione fu evidente il sostegno degli allevatori del capoluogo municipale di Chilón, Trujillo e Ballinas, e dell’ex sindaco Sebastián, Encino Gutiérrez.
Bisogna dire che nella “nuova mappa” politica della regione il PVEM, fermo alleato del PRI, ha reclutato membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), e nei municipi vicini gente di Paz y Justicia, che come gruppo paramilitare ha spopolato nella zona nord dello stato nei dieci anni scorsi. Recentemente, questi nuovi verdi hanno assassinato un contadino chol senza motivo apparente, alla fine di un comizio elettorale.
Intanto, la Brigata Europea di Solidarietà con le comunità zapatiste, ha visitato il Caracol II di Oventik, sede della giunta di buon governo (JBG) degli Altos, che li ha informati della comunità di El Pozo (municipio autonomo di San Juan Cancuc), dove le basi dell’EZLN “sono state vittime della violenza di simpatizzante del PRD e del PRI lo scorso 21 giugno, i quali hanno aggredito la comunità con l’intento di tagliare i servizi di acqua e luce”.
Attualmente, le basi di appoggio zapatiste di El Pozo sono sfollate a causa delle minacce. http://www.jornada.unam.mx/2010/07/10/index.php?section=politica&article=016n1pol