La Jornada – Lunedì 5 luglio 2010
La Campaña Primero Nuestros Presos chiede la liberazione di 24 detenuti
Prosegue il blocco a Mitzitón per ricollocare i “non-cooperanti”
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis. 4 luglio. Una ventina di organizzazioni e collettivi dell’Altra Campagna, convocata dall’EZLN, che promuovono la Campaña Primero Nuestros Presos, rivendicano il rilascio di 24 detenuti politici in diverse prigioni del paese. Sono nove in Chiapas, tra loro tre basi di appoggio dell’EZLN: Francisco Méndez Velasco, Sebastián Hernández Gómez e Francisco Santis Méndez. Gli altri detenuti nello stato sono Alberto Patishtán Gómez, Rosario Díaz Méndez, Artemio Díaz Heredia, Manuel Heredia Jiménez, Pascual Hernández Gómez e Armando Méndez Pérez.
Intanto, prosegue da quattro giorni senza particolari incidenti il blocco stradale a Mitzitón, dove gli ejidatarios aderenti all’Altra Campagna chiedono il “ricollocamento dei “non-cooperanti” dell’Ejército de Dios.
Salutando la liberazione dei 12 detenuti di San Salvador Atenco, la Campaña Primero Nuestros Presos ribadisce il suo impegno “di estendere e rafforzare la lotta per un Messico senza prigionieri politici e senza repressione.
“La Corte Suprema di Giustizia della Nazione ci dà ragione. Ci mostra l’accanimento, la brutalità, l’ingiustizia e l’illegalità con le quali hanno agito i poteri e le istituzioni nel nostro paese… contro i nostri compagni. La loro libertà non è una concessione, bensì la conquista di una lotta lanciata dai compagni del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra, dall’Altra Campagna – principalmente i compagni dell’EZLN e le Basi di Appoggio Zapatiste – e da molte organizzazioni e persone.
“Fin dal primo giorno, nel 2006, centinaia di organizzazioni e migliaia di persone in Messico e nel mondo hanno preso parte alla lotta per la liberazione dei compagni dello stato del Messico”, sottolinea. L’Altra Campagna aveva installato un presidio all’esterno della prigione di Santiaguito che poi ha trasferito a a Molino de Flores.
La Corte Suprema di Giustizia Della Nazione non ha fatto giustizia, chiarisce, “ammette solo un arbitrio, non punisce gli assassini di Alexis Benhumea e Francisco Javier Cortez né i responsabili della tortura sessuale contro le compagne dell’Altra Campagna”, che hanno citato lo Stato messicano nei tribunali internazionali perché “in Messico è impossibile che il Potere Giudiziale giudichi i suoi pari dell’Esecutivo federale e dei governi statali”.
La Campaña Primero Nuestros Presos spiega che “nasce come proposta dei compagni della Commissione Sesta dell’EZLN per ridare impulso alla lotta per la libertà dei detenuti il 3 e 4 maggio di 2006, ma anche per liberare i nostri prigionieri nel paese”. Ha visitato le prigioni di Oaxaca, Guerrero, Chiapas, Tamaulipas, stato del Messico, Distretto Federale, Nayarit ed altri, “ottenendo la liberazione di centinaia di aderenti all’Altra Campagna”.
I suoi prigionieri ancora dietro le sbarre sono: Víctor Herrera Govea (DF); Máximo Mojica Delgado, María de los Ángeles Hernández Flores e Santiago Nazario Lezma (carcere di Tecpan, Guerrero); Tomás de Jesús Barranco (Nayarit); gli indigeni di Loxichas: Agustín Luna Valencia, Álvaro Sebastián Ramírez, Justino Hernández José, Mario Ambrosio Antonio, Fortino Enríquez Hernández, Eleuterio Hernández García, Abraham García Ramírez e Zacarías P. García López (Santa María Ixcotel, Oaxaca), così come Abraham Ramírez Vázquez, del Comitato per la Difesa dei Diritti Indigeni-Xanica dell’Alleanza Magonista-Zapatista. http://www.jornada.unam.mx/2010/07/05/index.php?section=politica&article=018n2pol