La Jornada – Domenica 4 ottobre 2009
Crescono le azioni repressive in Chiapas, afferma il Frayba
Hermann Bellinghausen
Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (CDHFBC) denuncia che sono aumentate le azioni repressive contro membri di organizzazioni contadine, civili e di difesa dei diritti umani, “come parte della strategia di contrainsurgencia ordinata dall’amministrazione federale ed eseguita dal governo del Chiapas”. Nel clima che descrive l’organizzazione, emerge il tentativo di incendiare le strutture del centro Kinal Antsetik la notte del 26 settembre a San Cristóbal de las Casas, da uno sconosciuto vestito di nero e con passamontagna. L’individuo “è entrato nella sede del Centro di Formazione per Donne dell’Associazione Civile Kinal Antsetik, ha sparso benzina e dato fuoco alle travi di legno”. Alcune ragazze che risiedono nel posto hanno impedito che l’incendio si propagasse. Kinal Antsetik è un’organizzazione civile formata prevalentemente da indigeni; promuove i loro diritti, combatte la violenza di genere, favorisce la partecipazione politica ed offre assistenza a collettivi di donne. Negli scorsi mesi la cofondatrice di Kinal Antsetik, Yolanda Castro Apreza, e Daniel Alfonso Luna Alcántara, membri del Fronte Nazionale di Lotta per il Socialismo (FNLS), hanno subito perquisizioni e pedinamenti da parte della polizia. Il 30 settembre scorso è stato arrestato José Manuel Hernández Martínez, Chema, dirigente storico dell’Organizzazione Campesina Emiliano Zapata (OCEZ-Regione Carranza), nella comunità 28 de Junio del municipio di Venustiano Carranza, in un operazione delle procure generali della Repubblica e di Giustizia dello Stato (PGJE). In quell’occasione gli agenti sono arrivati nella comunità su un veicolo della Commissione Federale di Elettricità indossando le uniformi di questo ente e senza esibire alcun mandato nel momento dell’arresto. Hernández Martínez è rinchiuso nel carcere di El Amate accusato di associazione a delinquere, esproprio aggravato e danneggiamenti, oltre ad attentati contro i simboli patri e cospirazione, tra altri illeciti. Secondo fonti attendibili, sostiene il CDHFBC, Hernández Martínez “è stato interrogato negli uffici della PGJE da persone che gli domandavano insistentemente se appartenesse all’Esercito Popolare Rivoluzionario ed all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale; se aveva rapporti con monsignor Samuel Ruiz García e con Diego Cadenas (presidente e direttore del Frayba, rispettivamente) o col FNLS”. Il CDHFBC ha denunciato in precedenza “la politica di repressione che il governatore Juan Sabines Guerrero applica contro le organizzazioni sociali e civili che non si sottomettono alle sue direttrici né firmano il suo Patto di Governabilità”. Nel luglio scorso, Ruiz García e Cadenas Gordillo avevano personalmente informato Sabines Guerrero e Ponce Sánchez di essere in possesso di informazioni attendibili secondo le quali esistevano ordini di indagini giudiziarie contro diversi attivisti sociali e difensori dei diritti umani per collegarli ad organizzazioni guerrigliere. Il governatore aveva negato che esistessero tali indagini. Durante il suo lavoro di documentazione, l’organizzazione “ha individuato soggetti e pratiche” che permettono di ritenere che il governo statale implementa una strategia di contrainsurgencia il cui “obiettivo militare” è la popolazione civile che, “secondo gli organi di intelligenza, appoggia la ribellione”. Utilizza la forza pubblica per reprimere, imprigionare ed assassinare membri di movimenti ed organizzazioni, “usando i mezzi di comunicazione per mettere a tacere le denunce e screditare la difesa dei diritti umani”. Per il Frayba, i danni alle strutture di Kinal Ansetik, la persecuzione degli avvocati, gli arresti di Hernández Martínez e di oltre 20 membri della MOCRI-CNPA-MN ed indigeni di San Sebastián Bachajón, così come gli omicidi di contadini ed emigranti da parte di elementi della polizia statale preventiva “sono i segnali dell’autoritarismo del governo el Chiapas”. http://www.jornada.unam.mx/2009/10/04/index.php?section=politica&article=014n1pol
(Traduzione “Maribel” – Bergamo )
