La Jornada – Sabato 5 settembre 2009
La Garrucha denuncia aggressioni di Aric e Opddic contro gli zapatisti di Santo Tomás
Hermann Bellinghausen – Inviato
San Cristóbal de las Casas, Chis., 4 settembre. La giunta di buon governo (JBG) di La Garrucha, nella selva tzeltal, ha dato la sua versione dei fatti di violenza avvenuti il 1° di settembre nel municipio autonomo San Manuel. La JBG sostiene che le basi zapatiste hanno subito una nuova aggressione dai membri delle Asociaciones Rurales de Interés Colectivo (Aric), chiamate Oficial e Histórica (o Unión de Uniones) di Santo Tomás, Ocosingo, e dei loro alleati dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic). Secondo informazioni del governo, lì ha perso la vita Manuel Santiz Chiaro, della Aric-UU.
La JBG riferisce che il 28 luglio, le due fazioni priiste della Aric dell’ejdo Santo Tomas, avevano deciso di occupare la proprietà Casa Blanca, 200 ettari recuperati nel 1994 che sono coltivati dalle basi di appoggio zapatiste. Questi gruppi sono entrati nella proprietà dicendo che la terra era loro, “mentre i nostri compagni non stavano facendo nessuna provocazione. Il giorno 30 sono arrivate 150 persone con machete, pietre e bastoni e da allora le basi zapatiste non hanno fatto altro che resistere.”
“Quasi un mese dopo, il 25 agosto, gli elementi della Aric hanno rotto le zampe delle nostre mucche e ne hanno accecata una”, denuncia la JBG. E non hanno smesso più di minacciare, sempre ubriachi e fumando marijuana per farsi coraggio e sono entrati nel nuovo villaggio con i machete guidati da César Ruiz Mendoza.”
“Il giorno 26 sono arrivate 30 persone a cercare di impedire che i nostri compagni costruissero le loro case, ed hanno chiamato altre persone. Sono arrivati 150 uomini, donne e bambini con machete, pietre e bastoni. Dapprima hanno mandato avanti le donne approfittando che i compagni erano solo 60, e poi ne hanno colpiti due, distruggendo il tetto di legno e rubando attrezzi, utensili, corde per misurazioni e forconi.”
(….).
Il 1° settembre, approfittando che solo circa 50 zapatisti stavano lavorando, quelli di Santo Tomás, un gruppo di 15 persone, bloccavano gli zapatisti mentre altri li circondavano accerchiandoli. Nello scontro otto zapatisti sono rimasti feriti da colpi di machete e bastoni e inseguiti fin sulla soglia di casa.
Sette sono stati trattenuti. Uno di loro completamente colpito e ferito dai machete non sapevano se era vivo. Sono stati trattenuti per 26 ore e dichiarano di essere stati torturati; uno di loro presenta i segni sul collo dove l’hanno appeso. In prigione sono stati inzuppati d’acqua, feriti con i machete ed hanno infilato la canna della pistola in gola; li hanno fatti correre senza scarpe, hanno tagliato ferendoli i testicoli e gli hanno fatto firmare dichiarazioni con gli occhi bendati..
La JBG ritiene responsabili i governi federale, statale e municipale di Ocosingo, perché “sanno che la terra è recuperata dal 1994 e la stanno riassegnando proprio perchè succedano fatti come questi. Il piano di contrainsurgencia si è rivelato con l’arrivo di 35 poliziotti, per imprigionare e torturare i nostri compagni fermati; ovviamente non l’abbiamo permesso. Sono arrivati gli elicotteri a provocare ulteriormente lo scontro sapendo che il clima era teso.”
La JBG ha identificato i leader del gruppo aggressore di Santo Tomás: César Ruiz Mendoza, Jacinto Hernández Gómez, Feliciano Ruiz Santiz, Francisco Clara Méndez, Mario Ruiz Santiz e Juan López Gómez. E quelli di Opddic sono Caralampio Álvarez Gómez e Mariano Ruiz Toledo, tra gli altri. Questo giovedì hanno accusato gli zapatisti di rubare mucche, cavalli e rotoli di filo di ferro. È completamente falso, sostiene la JBG. http://www.jornada.unam.mx/2009/09/05/index.php?section=politica&article=014n1pol
Comunicato originale della JBG: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/jbg/2386
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)