La Jornada – Sabato 15 agosto 2009
Il caso non è chiuso, c’è una denuncia internazionel
A rischio i sopravvissuti del massacro: ONG
Gabriel León, Emir Olivares e Elio Henríquez
Il Segretariato Internazionale Cristiano di Solidarietà con i Popoli dell’America Latina (Sicsal) ha segnalato che nonostante la decisione della Corte Suprema di Giustizia della Nazione (SCJN) di liberare 20 degli autori materiali del massacro di Acteal),il caso non è chiuso, poiché esiste un processo aperto contro lo Stato messicano – promosso dalle vittime e dal Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas – presso la Corte Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), poiché non sono stati arrestati tutti gli autori materiali né si è arrivato ai responsabili intellettuali. http://www.jornada.unam.mx/2009/08/15/index.php?section=politica&article=012n3pol
I rilasciati chiedono di tornare nelle proprie comunità
Il governatore Juan Sabines chiede loro di non tornare a Chenalhó
Ángeles Mariscal
Alcuni degli indigeni liberati per il caso Acteal che si trovano in un hotel a 15 chilometri da Tuxtla, hanno espresso l’intenzione di tornare nelle loro comunità, mentre il governatore Juan Sabines Guerrero li ha esortati a non farlo – neanche in visita – ed ha annunciato che cercherà di garantire le condizioni affinché siano ricollocati in un luogo “il più lontano possibile” da Chenalhó. http://www.jornada.unam.mx/2009/08/15/index.php?section=politica&article=011n1pol