La Jornada – Sabato 23 maggio 2009
Per 12 anni Ecosur ha eluso il tema
Ecofronteras affronta l’insurrezione dell’EZLN
Elio Henríquez – Corrispondente
San Cristóbal de Las Casas, Chis., 22 maggio. La presentazione del numero 36 della rivista Ecofronteras, organo ufficiale del Colegio de la Frontera Sur (Ecosur), ha sollevato un acceso dibattito che per la prima volta in 15 anni riguarda l’insurrezione zapatista del 1994.
Esperanza Tuñón Pablos, direttrice di Ecosur, ha dichiarato che “con questo numero vogliamo contribuire modestamente alla riflessione ed al dibattito circa la trascendenza di questo movimento che ha rappresentato lo spartiacque nella lotta contro la disuguaglianza e la povertà e nella ricerca di un modello alternativo di società”.
La pubblicazione di Ecofronteras è iniziata nel 1997 e non aveva mai affrontato lo zapatismo, ma la direttrice di Ecosur, dipendente del Consiglio Nazionale di Scienza e Tecnologia, che si è insediata alla fine dell’anno scorso, afferma: “Ci interessa segnalare che non si può rendere invisibile il tema” del movimento ribelle chiapaneco.
Tuñón Pablos è la prima donna ad occupare la direzione di Ecosur e, a differenza dei suoi predecessori, è orientata alle scienze sociali. Una delle sue prime azioni è stato non rinnovare l’interscambio con il gruppo statunitense Peace Corps, che si ritiene abbiano vincoli con la CIA.
Attratte dall’argomento, più di 100 persone hanno assistito alla presentazione della rivista la sera di giovedì nel centro culturale Tierra Adentro.
Dopo aver ascoltato alcuni articolisti della pubblicazione, molti presenti hanno applaudito alla decisione di occuparsi dello zapatismo. Altri hanno criticato che l’argomento è stato affrontato superficialmente. Tuñón Pablos ha risposto: “In questo numero abbiamo voluto presentare diversi punti di vista di colleghi ed esperti su come lo zapatismo ha impattato, influito e si è articolato, nell’ambito dell’indagine che è la nostra missione”.
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)