La Jornada – Martedì 8 settembre 2009
Ejidatarios di Mitzitón denunciano una nuova provocazione di paramilitari e criminali
Hermann Bellinghausen – Inviato
San Cristóbal de las Casas, Chis., 7 settembre. Mentre le opere dell’ambiziosa autostrada San Cristóbal-Palenque sono orami alle porte di Mitzitón, gli ejidatarios del luogo, aderenti all’Altra Campagna, hanno denunciato che questa mattina “un gruppo di non cooperanti, delinquenti e paramilitari, tra loro Luis Rey Pérez Heredia e Javier Jiménez Heredia, hanno distrutto a colpi d’ascia i cartelloni con cui facciamo conoscere il nostro rifiuto dell’autostrada, dove comincia il chilometro zero, nel quartiere di Mirabel.” In questo quartiere vivono i “non cooperanti” più ostili dell’ejido; i loro dirigenti ed i pastori della chiesa Alas de Águila vivono nel vicino municipio di Teopisca. (…..) L’8 agosto, in un comunicato stampa che proclamava nuovamente il suo rispetto per le giunte di buon governo zapatiste, il governatore Juan Sabines Guerrero aveva dichiarato: “Il progetto dell’autostrada San Cristóbal-Palenque ubbidisce alla situazione non più sopportabile dell’attuale strada e non ad oscuri progetti di investimenti turistici. Non esiste l’intenzione di colpire popoli né siti. Non esiste nemmeno il tracciato definitivo. E non si contempla il suo passaggio per Mitzitón. La problematica di Mitzitón ha elementi di complessità diversa e si cercano meccanismi di accordo e soluzione.” Questo non sembra chiaro agli ejidatarios. Molestati dai non cooperanti, seguaci dell’Ejército de Dios, si ritengono ingannati dal governo. E le macchine degli appaltatori sono già arrivate a Mitzitón. http://www.jornada.unam.mx/2009/09/08/index.php?section=politica&article=018n1pol
La Jornada – Giovedì 10 settembre 2009
La Opddic, ariete priista contro gli zapatisti
Si citano dirigenti del gruppo quali istigatori dell’aggressione nell’ejido Santo Tomás.Fermato Francisco Jiménez Vicente, accusado della morte di Aurelio Díaz Hernández.
Hermann Bellinghausen – Inviato
San Cristóbal de las Casas, Chis., 9 settembre. Dietro il clima prevalente di aggressioni e tentativi di esproprio contro basi di appoggio zapatiste in diverse comunità e contro altri aderenti all’Altra Campagna dell’EZLN, appare in maniera cospicua la mano dell’organizzazione priista Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), strumento politico del gruppo tricolore dominante in Chiapas, guidato dall’ex funzionaria alborista Arely Madrid. Questo è stato appena confermato dall’attacco agli zapatisti del municipio autonomo San Manuel nell’ejido Santo Tomás, nel tentativo di sottrarre la proprietà Casa Blanca, recuperata dopo l’insurrezione del 1994. Sebbene la disputa specifica di queste terre sarebbe tra le due fazioni priiste della Asociación Rural de Interés Colectivo, ARIC (e ne esiste già un’altra, panista, in detta comunità), chi ha incoraggiato l’azione il passato 1° settembre, dove c’è stato un morto (della ARIC) ed almeno 23 feriti, sono stati i dirigenti di Opddic di San Jacinto, Rancho Primavera e Las Tacitas. Tra il 2006 e 2007 Opddic si era diffusa da Ocosingo verso Altamirano, Chilón e la zona nord, con l’evidente sostegno istituzionale e delle truppe federali. Così è avvenuto nella valle di Las Tazas, dove si trova Santo Tomás. Dopo avere reclutato membri di diverse organizzazioni, come Paz y Justicia ed ARIC ufficiale, Opddic ha smesso di crescere ed ha subito defezioni, spinte dal governo formalmente perredista del Chiapas per il quale Opddic era un alleato scomodo. (…..) http://www.jornada.unam.mx/2009/09/10/index.php?section=politica&article=015n1pol